Dove si trova Castel del Piano
Oggi vi propongo un weekend a Castel del Piano, sotto la caldera del Monte Amiata in provincia di Grosseto.
Siamo nel sud della Toscana, quella conosciuta per i suoi paesaggi di straordinaria bellezza.
Ci troviamo a mezz’ora di auto dalla Val d’Orcia, patrimonio mondiale UNESCO, a 20 minuti dal Monte Amiata e a poco più di 15 minuti da Montenero d’Orcia, un antico borgo toscano famoso per il suoi fazzoletti di terra ondulati, lavorati dall’uomo e adibiti a coltivazioni che si alternano a distese di prati verdi incontaminati. Fermatevi per scattare qualche foto e per visitare l’antica Pieve di Santa Lucia.
Mi sento di consigliarvi un fine settimana a Castel del Piano perché è un ottimo punto di partenza per conoscere una parte della Toscana spesso dimenticata a favore di zone – diciamo – un po’ più rinomate.
Da Castel del Piano, in meno di un’ora d’auto potete raggiungere la costa della maremma e città d’arte come Arezzo, Siena, Montepulciano, Pienza, Massa Marittima, Pitigliano e Castiglione d’Orcia.
Se capitate da queste parti, in inverno, sappiate che da qui potete raggiungere, in poco più di mezz’ora di auto la vetta del Monte Amiata, con le sue piste da sci. Se invece siete amanti del relax, sarà l’occasione giusta per regalarvi una giornata alle vicine terme di Petriolo, oppure alle terme libere “Il fosso bianco”: così è chiamata la piscina naturale termale che si trova a Bagni di San Filippo, un piccolo borgo ai piedi del Monte Amiata.
Castel del Piano, a prima vista, vi apparirà come aggrappato sulla cima di una collina, da cui domina sulla campagna circostante. Vigneti, oliveti e antichi poderi trasformati in strutture alberghiere regnano sovrani in questo angolo di Toscana.
Cosa fare e cosa visitare a Castel del Piano
Fate una passeggiata nel centro storico e arrivate in Piazza Garibaldi: è qui, sotto l’obelisco dedicato a Garibaldi – l’eroe dei due mondi – che si corre il Palio del paese. La piazza ha la particolarità di avere la forma di una conchiglia che ricorda molto Piazza del Campo di Siena. Il Palio si corre ogni anno dal 1968, nel mese di Settembre, in onore della Madonna delle Grazie di Castel del Piano.
La Chiesa della Madonna delle Grazie
Vale la pena visitare questa Chiesa per vedere il dipinto la “Madonna col Bambino tra San Giovanni Battista e San Bartolomeo e angeli” di Gioacchino Sorbelli.
Esistono altre due copie di quest’opera: una si trova nel Museum of Art di El Paso in Texas, (U.S.A. ) ed è ritenuta (dagli addetti ai lavori) la copia originale; un’altra, sempre dipinta da Gioacchino Sorbelli nel 1771 si trova in Vaticano. Ed infine, un’altra copia ancora, detta la “Madonna Ginanneschi” (stavolta opera di Francesco Nasini dipinta intorno al 1600) che si trova attualmente presso il Palazzo Nerucci di Castel del Piano.
C’è un’altra curiosità su questa Chiesa che vi voglio raccontare: sul portone è scolpito un compasso – simbolo massonico – inserito nello stemma appartenuto all’antica famiglia Maestripieri.

Chiesa della Madonna delle Grazie
La Chiesa del Santissimo sacramento
E’ stata costruita nel XIII esimo secolo ed è conosciuta dagli abitanti come la “Chiesa piccina” per le sue dimensioni ridotte. Si trova nella parte storica del paese.
All’interno si conserva la statua in legno della “Madonna di Loreto” del 1634, restaurata nel 1987 a cui gli abitanti di Castel del Piano sono molto devoti.
Porta dell’orologio
Come moltissime antiche città della Toscana anche Castel del Piano ha avuto le sue mura. Furono costruite nel 1332, quando il borgo entrò a far parte della Repubblica di Siena.
Ci vollero anni per costruirle ma alla fine, il paese ebbe la sua cinta muraria con tre porte di accesso: Porta Pianese (conosciuta anche come Porta dell’orologio) oggi sovrastata dalla Torre dell’orologio che svetta tra i vicoli, incastonata tra gli antichi palazzi; Porta Spennanziana e Porta Amiata o Castiglionese.
Le tre porte sono ancora oggi visibili e ben conservate mentre i resti delle mura si possono vedere in prossimità della Porta Amiata, in Piazza Bellavista e in Via delle Mura.

Torre dell’orologio
Palazzo Nerucci
Palazzo Nerucci si trova in Piazza Colonna, nel centro storico di Castel del Piano.
Parliamo di un palazzo del ‘500 che ospita opere d’arte di vario genere: dipinti, sculture e reperti archeologici.
Vi consiglio di vedere l’autoritratto a pastello di Rosalba Carriera, una famosa artista veneziana del ‘700 e un ritratto (ricamato a mano) del Granduca Leopoldo di Lorena. Le ultime tre sale del Palazzo ospitano la Pinacoteca Edo Cei: con la sua collezione di caricature, manifesti e dipinti dell’omonimo artista, testimonia il legame che Cei ebbe con il suo territorio.
Una curiosità: per gli abitanti del paese, le caricature sono volti riconducibili a personaggi dell’epoca e del luogo che in qualche modo hanno caratterizzato la storia e la cultura di Castel del Piano.
Per gli orari di visita del Palazzo vi consiglio di contattare gli Uffici Comunali di Castel del Piano oppure di visitare il sito del Comune all’indirizzo https://www.comune.casteldelpiano.gr.it.
Dove mangiare a Castel del Piano
Cogliete l’occasione di un weekend a Castel del Piano per scoprire i sapori della Valdichiana e della Val d’Orcia.
Dai vini DOCG (Brunello di Montalcino, Nobile di Montepulciano, Chianti classico, Vernaccia di San Gimignano) all’olio extra vergine di oliva: come il DOP Terre di Siena e il classico IGP Toscano; ma anche i salumi di Cinta senese, le carni di razza Chianina e lo zafferano allieteranno il vostro palato.
Per non parlare dei dolci che da soli valgono il viaggio fin qua: il Panforte, il Panpepato e i Ricciarelli (biscotti di marzapane).
Il panpepato è una ricetta tipica della tradizione toscana, un piatto che non può mancare a Natale. Si tratta di un dolce preparato con un impasto speziato a base di cioccolato e frutta secca. Buonissimo!
La qualità dei ristoranti della zona meriterebbe un vero e proprio articolo a parte (chissà che non mi decida a scriverlo uno di questi giorni). Comunque, qualunque posto scegliate per il vostro pranzo o cena, andrete sempre sul sicuro.
Per citare alcuni ristoranti della zona, vi posso consigliare il “Ristorante Locanda del Dombi” ma anche la “Taverna delle Logge” piuttosto che “Da Venerio”.
Nel menù troverete le prelibate pappardelle alla lepre (un vero “must” da queste parti) e i tortelli, ripieni di spinaci e ricotta e conditi con il sugo di carne oppure con il burro e la salvia.
Un motivo in più per tornare a Castel del Piano, lo troverete dopo che avrete assaggiato l’Acquacotta: una minestra della cosiddetta “cucina povera”, semplice ma buonissima!
Il territorio del Monte Amiata è conosciuto per i suoi prodotti tipici naturali: come le castagne e i funghi.
La raccolta di castagne e funghi, in autunno quando le foglie degli alberi iniziano a cambiare colore è un’attività molto amata da queste parti, soprattutto dagli intenditori: si dice che la zona sia ricca di porcini. Voi però, non ditelo ad anima viva. Del resto si sa: un vero cercatore di funghi non può di certo svelare i posti migliori dove trovarli!
A proposito, non dimenticate di assaggiare i formaggi: qui hanno tutti il marchio DOP.
Dove dormire a Castel del Piano
Su dove dormire a Castel del Piano non dovete preoccuparvi. Potete scegliere tra hotel, Agriturismi, B&B, residence e antichi casali.
Ce n’è per tutti i gusti e per tutte le tasche.
Castel del Piano: i dintorni
Il Monte Amiata
Il Monte Amiata, con i suoi 1738 metri di altezza è il guardiano di questo parte della Toscana. Non esagero, quando vi dico che, appena lo vedrete sbucare all’orizzonte, dietro i profili ondulati delle colline ornate di cipressi, vi assomiglierà ad una cima montuosa, a dir poco “himalayana”. Con la sua imponenza e con la sua cima dritta verso le nuvole.
Tutta la zona è ideale per gli amanti delle attività all’aria aperta.
D’inverno si scia e d’estate si fanno lunghe passeggiate (a piedi o in bicicletta) nei boschi e lungo i sentieri della montagna.
Attività all’aria aperta
Avrete a disposizione diversi percorsi cicloturistici per esplorare il territorio circostante. Sia che siate super allenati o che vogliate condividere una piacevole passeggiata con la vostra famiglia, potrete scoprire ambienti naturali unici, specialmente per chi parte da Castel del Piano e si avventura in direzione della Val d’Orcia.
Abbadia San Salvatore
Fate una capatina ad Abbadia San Salvatore, un piccolo borgo medievale di montagna. Con i suoi silenzi, la sua semplicità e la natura lussureggiante intorno a sé, vi regalerà un momento di relax e di sana riflessione.
Il Tempio della Grande Contemplazione
In località Arcidosso, a pochi Km di distanza da Castel del Piano, si trova il Tempio della Grande Contemplazione. Qui, risiede dagli anni ’70 la comunità buddista Merigar.
In tibetano, Merigar significa “residenza della montagna di fuoco”. Il tempio è costruito interamente con materiali naturali ed è possibile visitarlo.
Per organizzare la vostra visita vi consiglio di visitare il sito della comunità all’indirizzo https://www.merigar.it/ e seguire le loro indicazioni.

Foto di International Dzogchen Community Merigar
Il borgo di Santa Fiora
Siamo ai piedi del Monte Amiata, immersi nella campagna toscana. Tutti lo chiamano il paese dell’acqua. Di sicuro, è uno dei borghi più belli d’Italia da visitare in Toscana.
La sua storia è antichissima. Si narra addirittura che il borgo esistesse ancora prima dell’anno 1000, come testimonia il suo centro storico, ricco di numerosi edifici, come chiese, cappelle, l’antico convento e i resti delle sue mura storiche.
Santa Fiora divenne un importante centro minerario della Toscana, grazie all’estrazione del cinabro e conobbe il suo massimo splendore economico tra il XIX e il XX secolo.
Dopo la chiusura delle miniere, Santa Fiora si è trasformata in un’importante meta turistica del Monte Amiata.
Il borgo è suddiviso in tre “terziere”: così venivano chiamati un tempo i quartieri delle città.
Ecco che a Santa Fiora, abbiamo il Terziere di Castello, il Terziere di Borgo e il Terziere di Montecatino.
Il Terziere del Castello è la parte più antica del paese. Proseguite a piedi fino a Piazza del Suffragio passando poi per Piazza dell’Olmo e Piazza San Michele.
Arrivate alla Pieve delle Sante Flora e Lucilla, che ospita una delle maggiori collezioni al mondo di terra cotte di Luca e Andrea Della Robbia.
Da piazza dell’Arcipretura attraversate la porta medievale detta Porticciola: siete già nel Terziere del Borgo.
Procedete lungo la Via Lunga ed entrate in quello che un tempo era il Ghetto degli ebrei (XVI-XVIII secoli) dove sorgeva, la Sinagoga. Da qui, proseguite fino alla caratteristica piazzetta del Borgo.
Passate da Porta San Michele e arriverete dritti nel Terziere di Montecatino.

Santa Fiora, la Peschiera
Qui un tempo, sorgevano le imprese manifatturiere, il cui sviluppo fu agevolato dall’abbondanza delle acque di quest’area bagnata dal fiume Fiora che nasce proprio dal Monte Amiata.
Fermatevi ad ammirare la Peschiera di Santa Fiora: un parco-giardino che si aprirà davanti ai vostri occhi regalandovi un paesaggio degno del più noto pittore impressionista.
Fate una salto nella vicina chiesa della Madonna delle Nevi: sorge proprio sopra la sorgente del fiume Fiora, che potrete vedere scorrere sotto il pavimento in vetro, al centro della Chiesa.
I motivi per andare un fine settimana a Castel del Piano sono moltissimi (di sicuro più di sette): uno di questi è compiere un atto d’amore verso voi stessi e verso un angolo della Toscana che saprà accogliervi nel miglior modo (gentile) possibile.
Amo moltissimo la Toscana. La Val d’Orcia soprattutto mi ha regalato moltissime emozioni. Spero di riuscire a ritornarci quest’anno.
Ciao Erika ti aspettiamo in Toscana!
Credo di esserci capitata solo di passaggio a Castel del Piano, e principalmente quando sbagliavamo strada per tornare dal mare… pur non avendolo lontanissimo, sull’Amiata abbiamo sempre prediletto Abbadia e Piancastagnaio, ma mi hai incuriosito molto perché non l’ho mai presa davvero in considerazione!
Ciao Celeste ti consiglio un giro da quelle parti, è veramente rilassante e il paesaggio è unico. 🙂
Non conosco queste zone ma sono alla ricerca di nuove idee per viaggi di pochi giorni. Purtroppo muovendomi coi mezzi pubblici non è semplice pianificare un itinerario nei piccoli borghi.
Ciao Stefania forse con i mezzi pubblici ti conviene di più raggiungere mete come Lucca, Pisa o Firenze. Se hai bisogno di qualche informazione scrivimi pure. Ciao Simona
Conosco bene Castel del Piano e soprattutto Montenero d’Orcia, dove abita una mia carissima amica. Hai descritto molto bene la zona!
Grazie Rossella!
Leggere i tuoi post è sempre una rivelazione per me. La Toscana è meravigliosa, ma visitarla insieme al tuo blog è molto molto meglio perchè ci porti in luoghi splendidi, raccontandoci storie interessanti e inedite. Grazie.
Raffaella ti ringrazio tanto! Detto da te mi fa particolarmente piacere.
Che dire Simona, anche Castel del Piano mi manca e lo metterò nella mia lista dei posti da visitare, anche perchè sono appassionata di funghi (porcini i miei preferiti). Ma tu lo sai di essere fortunata a vivere li, vero?