Il caffè in Toscana: un viaggio tra tradizione, passione e qualità
Sarà che la mia giornata inizia sempre con un caffè, ma mi piace pensare che quelle infinite scaglie marroni che bollono ogni giorno nelle nostre caffettiere e nei bar che amiamo frequentare per fare colazione, siano sinonimo di un buon “inizio”, e non di una fine. Si, mi piace pensare che tutto inizi con un caffè. 🙂
Il caffè ti accompagna ovunque: a casa, sul posto di lavoro, in viaggio. Quante volte vi siete trovati all’estero e avete rimpianto un buon caffè italiano ?
Viaggiando per la mia amata regione, ho scoperto un mondo parallelo del caffè in Toscana: un mondo ricco di tradizioni, passione e qualità. Le storie che ho ascoltato mi hanno così affascinato che ho deciso di condividerle con voi.
Il caffè in Toscana. Tra libri, blog & slow coffee
Nel mio viaggio attraverso il caffè in Toscana, ho scoperto anche alcuni libri sul caffè, scritti da Andrej Godina, caffè-esperto e trainer di fama internazionale che oggi vive e lavora a Firenze.
Grazie ai suoi libri, è possibile ripercorre le origini leggendarie del caffè: attraverso la storia delle capre del pastore Kaldi’s, fino ad arrivare ad un’inedita leggenda honduregna per poi ritrovarsi a passeggiare tra i caffè storici di Firenze, come il Paszkowski, il Giubbe Rosse oppure il Gilli – rinomata caffetteria del primo 900 che serve leccornie in ambiente sfarzoso tra marmi e lampadari di Murano – situati in centro città.
Ho scoperto anche un blog “Il caffè espresso italiano”, dove potete trovare tutte le informazioni che desiderate in materia di “caffè”: da sfiziose ricette culinarie alla storia delle più antiche macchine da caffè.
Insieme al caffè, anche il bar si è evoluto, così come i metodi di preparazione e anche il modo di bere il caffè.
Pensate che oggi si parla di “Slow coffee style”: un movimento, se così si può chiamare, nato per regalare la gioia di un lento e rilassante scorrere del tempo, sorseggiando un buon caffè.
A questo proposito, vi segnalo lo Slow Coffee di Pistoia. 🙂
Il caffè in Toscana. La storia di un marchio
Correva l’anno 1951, quando l’attività di torrefattori svolta dalla famiglia Grillo, divenne rinomata in tutta la provincia di Livorno.
Passione, entusiasmo e tradizione hanno contraddistinto le vecchie e le nuove generazione della famiglia che, grazie alla ricerca e alle innovazione costanti introdotte, hanno fatto del Caffè Toscano un marchio unico, sinonimo direi quasi di “perfezione”.
Hai mai assaggiato la “spuma” toscana ?
Oggi parliamo di un prodotto capace di ricreare il giusto equilibrio tra gusto deciso e sensazione di dolcezza da subito percettibile, in una dimensione che coinvolge tutti i sensi.
A Livorno si beve il “ponce”
Se vi trovate a Livorno, dovete per forza assaggiare il ponce.
Questa è la ricetta “doc” basata su 5 semplici ingredienti:.
- CAFFE’
- RUM
- ZUCCHERO
- LIMONE
- MASTICE O CANNELLA
Il miglior ponce della città, mi hanno detto che lo preparano al Bar Civili, in via del Vigna.
Qui, io non ci sono mai stata ma la prossima volta che torno a Livorno, mi sono promessa di fare una “pausa caffè” al Civili. Chi non vorrebbe gustare il ponce livornese in un locale che esiste dal 1890 ?
La bevanda a base di caffè, zucchero e rum vi verrà servita nel tipico bicchierino di vetro, con una scorzetta di limone…che vi scalderà molto di più di un normale caffè!
Il caffè in Toscana. La Mokaflor
La Mokaflor, è una torrefazione toscana che dal 1950 importa caffè da tutto il mondo per tostarlo a Firenze, nella storica sede di Via delle Torri.
Il caffé Mokaflor lo trovate a bordo degli aerei Lufthansa e Baltic Airlines e perfino nel duty free del Cairo, in Egitto.
La caratteristica particolare della Torrefazione è l’attenzione posta nella selezione e ricerca delle migliori varietà di caffè da tutto il mondo, che vengono tostate singolarmente per raggiungere il profilo di tostatura ideale di ognuna di esse.
Dal 2009, la Mokaflor offre corsi di formazione ad amanti ed esperti del caffè: dalla selezione del caffè verde ai corsi di tostatura, barista, brewing, manutenzione delle macchine e management di caffetterie.
Il caffè in Toscana. La Marzocco
La Marzocco viene fondata nel 1927 da Giuseppe Bambi e da suo fratello Bruno.
In pochi anni acquisì una grande fama grazie alle sue belle macchine da caffè, di alta qualità, concepite e disegnate con ingegno, fabbricate con cura ed estrema attenzione per il dettaglio.
Fu proprio La Marzocco, nel 1939 a progettare e brevettare la prima macchina da caffè a caldaia orizzontale: la prima di una serie d’innovazioni importanti nel mondo del caffè.
Tutto il mondo…è caffè!
Ho imparato che quando arrivi in un posto nuovo, in una nuova città, in una nuova regione, se davvero vuoi conoscerla, allora devi assaporarne le tradizioni, la storia e non mi riferisco solo allo studio dell’arte o dell’architettura ma al gusto del cibo. Paese che vai, cibo che trovi, giusto ? E caffè, aggiungo io.
Ovunque, in Italia, all’estero, possiamo trovare persone di ogni razza, chiacchierare davanti a un caffè.
Quanti di voi, utilizzano l’espressione “ci vediamo per un caffè “?
Poi magari non è davvero un caffè, può essere che ci vediamo per mangiare qualcosa insieme o fare una passeggiata, ma tutto inizia con un caffè. Il caffè ormai fa parte della nostra vita, delle nostre abitudini. E un paese nuovo si può conoscere anche attraverso il proprio caffè: buono o cattivo che ci sia. Che ci piaccia oppure no. Corri il rischio di assaggiare qualcosa che non ti piace.
Se ami viaggiare, goditi il tuo viaggio fino in fondo: sperimenta i cibi del luogo. Siediti dove le persone si incontrano a mangiare i loro piatti preferiti e a bere il loro caffè. Viaggia quanto vuoi, ma ricordati di fare una pausa ogni tanto. Il viaggio può essere assaporato lentamente, proprio come un buon caffè.
Scomodiamo per un attimo Shakespeare con una nota frase del Re Riccardo III che durante una dura battaglia se ne usci con un “Un cavallo, un cavallo, il mio regno per un cavallo” e cambiamo quest’ultima parola con il termine caffè! Beh io lo dico spesso soprattutto quando mi trovo all’estero. Mi piace molto questo tuo post che terrò a mente per i prossimi itinerari a tema Toscana.
Ciao Sabrina ti ringrazio tanto ! Scomodiamo pure Shakespeare e se mi permetti anche il grande Hemingway: “non importa in quale cafè di Montparnasse decidi di andare, se chiedi a un tassista ti porterà sempre alla Rotonde”. Il caffè La Rotonde aprì nel 1911 nel quartiere di Montparnasse a Parigi e divenne ben presto il ritrovo più frequentato da parte di artisti, scrittori e filosofi dell’epoca. Un caro saluto e grazie per la visita!