Carlo Martigli. Da dirigente d’azienda a scrittore
Incontrare Carlo Martigli è stato davvero emozionante. Sono stati i suoi libri, che ho sistemato poco tempo fa nella libreria di famiglia, a casa dei miei genitori a portarmi di nuovo, verso di lui.
Desidero ringraziarlo per la gentilezza e disponibilità dimostrata nel rispondere alle domande e nel suo entusiasmo a partecipare ad una Rubrica dedicata agli autori toscani. 🙂
1. Carlo spiegaci in poche parole chi sei, dove vivi, cosa fai e che posto ha la scrittura nella tua vita ?
Vivo a Genova, ma conservo intatta la mia livornese “toscanità”, di cui vado orgoglioso.
Fino a undici anni fa ero un dirigente di banca, ma alla firma del primo contratto per due romanzi con Mondadori, ho dato le dimissioni. Una scelta folle, ma il mio amore per la scrittura era ed è tale, che ho voluto rischiare.
Con un po’ di merito e tanta fortuna, oggi i miei romanzi sono letti in quasi tutto il mondo. Dal 2009, anno del successo internazionale di “999 L’Ultimo Custode”, la scrittura non rappresenta più soltanto una passione totale ma anche un vero e proprio mestiere. Il più bello del mondo, per me.
Ho anche messo a disposizione la mia esperienza in una serie di “Semenzai di Scrittura Creativa” – così ho chiamato la mia scuola di scrittura – che ha permesso ad alcuni allievi di essere messi sotto contratto da più di una primaria casa editrice. Insomma, più che scrivere per vivere, vivo per scrivere.
2. Parlaci del tuo ultimo libro. Qual è il titolo, di cosa tratta, come è nato.
Il titolo dell’ultimo nato è Il Settimo Peccato (Mondadori, 2018).
Ambientato durante il Carnevale di Venezia nel 1503, è un “legal thriller” che trae spunto da un fatto reale (come in tutti i miei romanzi): lo scandalo che suscitò in Venezia un quadro che il folle e visionario pittore Hyeronimus Bosch dipinse per la famiglia Grimani, un Cristo androgino.
Durante il processo voluto dall’Inquisizione, una misteriosa serie di delitti si abbatte su Venezia. Gli indizi portano…e qui mi fermo! Ai lettori il gusto di scoprire il mistero, pagina dopo pagina.
Il Settimo Peccato, come ha scritto di recente il giornale La Sicilia, è al tempo stesso un omaggio a Umberto Eco e un’ode a Venezia.
Curiosa è la nascita di questo libro: ero nella sede di Mondadori a Segrate (MI), e mi chiesero che cosa avessi intenzione di scrivere dopo il successo della Scelta di Sigmund (Mondadori, 2016).
Risposi che stavo scrivendo il sequel del Nome della Rosa. Saltarono tutti sulle sedie dicendomi che non si poteva fare. Risposi ridendo che lo sapevo, ma…mutati i personaggi, il secolo e l’ambiente, il lettore si divertirà a trovare nel Settimo Peccato, curiosi riferimenti al capolavoro di Eco. Il tutto condito con l’ironia prettamente toscana presente in tutti i miei romanzi.
3. Come hai conosciuto la casa editrice che ti ha pubblicato il tuo ultimo libro ?
Ho scritto per Giunti, Castelvecchi, De Agostini, Longanesi e Mondadori, con la quale collaboro attualmente. Sono scelte condivise con il mio agente e amico Piergiorgio Nicolazzini, che mi rappresenta presso gli editori italiani e stranieri.
Con Mondadori, in particolare, ho anche scritto sotto lo pseudonimo di Johnny Rosso la quasi totalità della collana Superbrividi, fino alla sua chiusura. Ventiquattro romanzi, alla fine non ne potevo più.
Con Mondadori Ragazzi ho scritto ultimamente due romanzi young/adult, L’Apprendista di Michelangelo e La Custode di Leonardo.
Quindi, con la casa di Segrate ho un rapporto molto stretto, ma nessun matrimonio. La convivenza, la scelta di fare le cose insieme giorno per giorno, è per me la ricetta migliore per realizzare romanzi che piacciano a chi li scrive e ai lettori. Altrimenti si rischia di scrivere “per dovere” e senza passione.
4. Qual è stato il percorso che ti ha permesso di pubblicare il tuo primo libro ?
Il primo libro pubblicato è stato Duelli Castelli e Gemelli, nel 1995 con Giunti, due favole in rima, rigorosi endecasillabi a rima baciata, che il geniale e compianto Emanuele Luzzati scelse di illustrare.
Ma solo nel 2007 avvenne, come ho accennato prima, la scelta professionale. Il percorso è stato (relativamente) semplice. Ho scritto illustrando il mio progetto a tre agenti letterari.
Il primo a rispondermi e a dichiararsi interessato fu proprio Piergiorgio Nicolazzini.
Mi chiese quindi di inviargli il testo per verificare se, oltre a concepire un’idea, fossi anche in grado di scrivere con competenza e ricchezza. Gli piacque la mia scrittura e da qual momento tutte le strade che portano alla pubblicazione di un mio romanzo (o saggio) passano attraverso la sua agenzia, la PNLA.
E’ un consiglio che do a tutti quelli che desiderano essere pubblicati: non scrivete alle case editrici tanto cestinano senza leggere il più delle volte. Cercate invece un agente letterario al quale piacciano le vostre idee e il vostro modo di scrivere.
Al di là della promozione di cui si occupa la casa editrice (festival, premi, conferenze, etc) uso Facebook per comunicare le date della mie presentazioni, gli articoli usciti sui miei romanzi e via dicendo. Oltre alla pagina personale (a tappo), ho quella autore e un gruppo con circa 9000 iscritti.
Recentemente ho iniziato a usare anche Instagram, vedremo i risultati. Purtroppo non me ne occupo più di tanto per mancanza di tempo.
6. Questo libro è una parentesi della tua vita oppure stai già pensando di scrivere altri romanzi ?
Se la vita è una parentesi tra la nascita e la morte, i miei romanzi sono una parentesi…Scherzi a parte, al momento sto scrivendo una “piece teatrale”, ho appena finito di girare un corto per il concorso internazionale My Rode Reel (il titolo è Mors Tua, andatelo a vedere sul sito omonimo e votatelo!) e sto lavorando su altri due altri romanzi che vedranno la luce tra il 2019 e il 2020.
Inoltre ho scritto un piccolo romanzo sul mio gatto che è mancato a Ottobre scorso. Un omaggio al suo modo di essere, unico, e mi comprenderà chi ha un gatto o un cane in casa.
Il titolo provvisorio è Momo il Gatto, una storia commovente e divertente, un po’ alla Sepulveda (tipo la Gabbianella e il Gatto). Spero in una prossima uscita, a breve.
7. Hai incontrato delle difficoltà nella promozione dei tuoi libri ?
Onestamente non ne ho mai trovate, credo grazie al tam tam dei miei lettori, che tra Italia ed estero hanno superato il milione. Le vere difficoltà stanno nel concetto idiota che il leggere (e la cultura) sia una cosa noiosa.
Da sempre il potere, di qualunque colore, teme il pensiero, il ragionamento, la libera scelta, tutti principalmente frutti della lettura. In breve, più siamo ignoranti più siamo manipolabili, è ovvio.
Scopri la nostra Rubrica dedicata agli Autori toscani!
Se ben comunicata, se interessante, divertente, ironica e appassionante la lettura (e la cultura) è tra le attività più piacevoli, stimolanti e gratificanti. E rende liberi. Scrivere idiozie da un lato e noiosità dall’altro è invece dar ragione a chi dell’ignoranza fa la propria bandiere ed è la morte della libertà.
Leggi l’intervista a Elisa Mariotti!
8. Suggerimenti per chi vuole pubblicare il suo primo libro ?
Come ho già accennato il suggerimento fondamentale è trovare una seria agenzia letteraria che accetti di rappresentare l’autore. Per seria intendo una che non chieda denaro sotto qualsiasi forma, ma che tragga il proprio giusto guadagno esclusivamente dalle royalties derivanti dalla vendita dei libri.
Però, per essere rappresentati, come racconto nei miei Semenzai di Scrittura, occorre avere un’idea forte, da scrivere in non più di sei/sette righe. L’idea, non la sintesi della trama, errore in cui molti cadono.
Per capire, l’idea del film Rocky è “un pugile, fallito nella vita e sul ring, ha l’occasione di combattere con il campione mondiale dei pesi massimi”. Basta così, semplicità e concisione.
Poi serve la trama, mezza pagina non di più, finale compreso. E una breve bio unita a futuri progetti di altri romanzi, che siano sequel o meno, del primo. Se l’agenzia è interessata allora, e solo allora, inviare, dietro richiesta, il romanzo scritto. Questa è la via principale, poi se la dea fortuna ti bacia improvvisamente, è tutta un’altra storia.
9. Il tuo libro/autore preferito ?
A parte Martigli, che mi piace molto…(ride)…Tra gli italiani Roberto Calasso, con Le Nozze di Cadmo e Armonia. Tra gli stranieri Shakespeare. Quando leggo, a caso, qualche sua pagina, mi chiedo che scrivo a fare. Ha già detto tutto lui.
Un consiglio spassionato da parte di Carlo Martigli ai lettori di Destinazione Toscana
Andate a comprare i libri nelle librerie indipendenti, non nelle grandi catene o peggio ancora sui siti internet. C’è un motivo. Il libraio indipendente legge i libri, te li può consigliare a seconda dei tuoi gusti, e non ha alcun interesse a venderti un libro piuttosto che un altro.
I librai indipendenti sono soffocati dalla grande distribuzione che mette i libri in vetrina a pagamento, non quelli più interessanti o di successo. E’ tutto marketing, pubblicità, business.
E’ la differenza tra il contadino cui vai a comprare la frutta o la verdura e i grandi magazzini.
E’ vero, forse risparmi qualche euro, ma lì hai buon cibo, qui hai roba più scadente. E come lo stomaco, anche il cervello ha bisogno di roba sana…
Per restare in contatto con l’Autore potete visitare il suo sito internet QUI!
Grazie Simo, ci fai sempre conoscere peronaggi unici, con storie affascinanti!
Concordo con l’autore Marco Martigli, i libri vanno presi nelle piccole librerie indipendenti dove chi ci lavora ama i libri e sa consigliarti.
adoro i gialli storici e ultimamente sto scoprendo gli autori italiani molto più validi e interessanti di dan brown e tanti altri
Non lo conoscevo per niente. Negli ultimi mesi sto rivalutando tantissimo gli autori italiani
Concordo con Sara. Vi sono molti autori italiani bravissimi, ma il mercato editoriale, che segue per ragioni commerciali la nostra – dannata – esterofilia, li promuove poco.
Non lo conoscevo nemmeno io, ma direi molto interessante.
Leggo gialli solo occasionalmente e confesso che non conoscevo quest’autore. Grazie per il suggerimento!
non conoscevo questo autore, ma credo sia sempre bello conoscere un autore del nostro paese
Gli unici gialli che ho letto sono quelli di Dan Brown, preferisco altri generi ma conosco qualcuno che li adora e un buon libro è sempre un regalo apprezzato!
Certo storie meritano sempre di essere lette! Grazie per la visita!
Che bello che deve essere intervistare una persona del genere. Mi piacciono le persone che hanno le idee chiare, che lasciano il certo per l’incerto e soprattutto, l’intervista mi ha fatto conoscere un autore che non conoscevo e per il quale mi hai fatto venir voglia di spulciare un po’ su internet. grazie Simo
grazie per aver presentato questo autore, non lo conoscevo….. Io adoro i libri gialli quindi non mi resta che passare in libreria…..
Adoro le interviste agli autori, perché valorizzano l idea di una persona, sicuramente espressa nel libro, di cui se ne viene a conoscenza già prima senza togliere la “sorpresa” della lettura. Grazie 🙂
Grazie per la visita!
Mi piace leggere questi tuoi “a tu per tu” con l’autore! Sono sinceri, raccontano storie ed esperienze e mi danno la possibilità di conoscere nuovi scrittori.
Che bella questa intervista. Mi è piaciuta moltissimo e mi ha dato alcuni spunti interessanti. Ho un libro nel cassetto che vorrei vedesse la luce, ma devo solo decidermi a compiere i passi giusti.
Grazie Simona, una bella intervista ricca di spunti e consigli utili!
davvero emozionante conoscere uno scrittore di best seller gialli italiano, non lo conoscevo ma mi hai incuriosita
Non conoscevo questo autore, i suoi lavori sembrano molto interessanti! 🙂
Ma guarda, conoscevo Martigli ma non sapevo fosse toscano!
È davvero una persona di spessore!
Comunque, ho scoperto ora questa rubrica e ne sono già la fan numero uno! Ti ringrazio perché mi stai facendo conoscere alcuni autori della tua bellissima terra che mancano alla mia libreria, e aspetto con ansia i prossimi!
Ciao Giorgia ! Benvenuta sul mio blog. Grazie per il tuo feedback, mi fa molto piacere! Spero tu possa trovare ulteriori spunti per le tue letture. A presto Simona