Spiegaci in poche parole chi sei, dove vivi, cosa fai e che posto ha la scrittura nella tua vita?
Mi chiamo Michela Castello.
Vivo in Toscana, a Pontedera, in provincia di Pisa. Lavoro come impiegata in un ente pubblico.
La scrittura occupa un posto molto importante nella mia vita: la vivo come una passione, una libera espressione di me stessa.
Scrivo quando ne ho l’ispirazione: non riuscirei mai a farlo a comando.
Parlaci del tuo libro. Qual è il titolo, di cosa tratta, com’è nato ?
Il libro è nato quasi per caso. Quando, cinque anni fa, incoraggiata ed esortata da alcuni colleghi, iniziai a scrivere in modo più serio e continuativo, non mi balenava nemmeno lontanamente l’idea di raccogliere i miei testi, di farne in seguito un libro e di pubblicarlo. Inizialmente condividevo i miei scritti solo con poche persone e in parte sul mio profilo Facebook.
Non è facile descrivere in poche parole il contenuto del mio libro. Si intitola Stella Polare. Il titolo è simbolico: la Stella Polare è la stella più luminosa, è una luce guida.
Il libro si compone di undici racconti e tratta in sostanza degli incontri immaginari della
protagonista con un uomo che non ha mai potuto conoscere, di cui ha udito solo la voce, ma che ha sempre suscitato in lei emozioni molto forti e profonde. Gli incontri con “Lui” (che solo in un racconto assume il nome di fantasia Paolo) rappresentano per lei una sorta di viaggio interiore nei recessi della sua anima e le permettono di entrare profondamente in contatto con se stessa.
La morte di “Lui” getta la protagonista in un profondo smarrimento, ma scoprirà pian piano che quello che lei considerava un “addio” in realtà è solo un “arrivederci”.
Come hai conosciuto la casa editrice che ti ha pubblicato ?
Sono venuta a conoscenza della casa editrice tramite una signora che al momento conosco solo virtualmente, con la quale ho un’amica in comune. Alla fine del 2014 lei mi parlò per la prima volta di Stefano Mecenate, l’editore che mi ha pubblicato il libro. Contattai quest’ultimo i primi giorni del 2015 e lo aggiunsi ai miei amici su Facebook.
In seguito iniziai a fargli leggere i miei scritti. Lui si dimostrò interessato fin dall’inizio a ciò di cui parlavo nei miei racconti e mi propose una collaborazione che accettai. Questa è in sostanza la storia del mio libro.
Qual è stato il percorso che ti ha permesso di pubblicare il tuo libro ?
Il percorso che mi ha portata alla pubblicazione, essendomi appoggiata a una casa editrice, è stato molto lineare.
Una volta individuata la casa editrice, ho spedito all’editore il mio dattiloscritto per farlo valutare. L’editore, Stefano Mecenate, mi ha poi ricontattata proponendomi un contratto di edizione.
Preso visione del contratto, ho firmato e da lì è iniziato un lavoro di revisione ed editing mediante una stretta collaborazione con l’editore e il correttore di bozze. Alla fine la casa editrice ha realizzato una copertina rispondente alle caratteristiche del libro e poi l’ultimo step di tutto il percorso è stata la pubblicazione cartacea dell’elaborato.
È stato un lungo lavoro, durato alcuni mesi, ma sono stata contenta del risultato raggiunto e colgo qui l’occasione per ringraziare la casa editrice DreamBOOK Edizioni per avermi guidata e accompagnata in questo percorso.
Per promuovere il mio libro e la mia attività di scrittrice, uso prevalentemente Facebook. Ho anche un breve profilo su Google+, ma lo uso poco perché quel social risulta ingestibile per chi, come me, utilizza l’ausilio di uno screen reader: nel mio caso si tratta di un software vocale che mi permette di usare il computer e conseguentemente di accedere ai Social Media.
Questo libro è una parentesi della tua vita oppure stai già pensando di scrivere altri romanzi ?
A dire il vero non so ancora se il mio libro è solo una parentesi nella mia vita e/o se a questo ne seguiranno altri. Vedrò dove mi porterà la corrente. Non escludo alcuna possibilità.
Quali sono le difficoltà più grandi che hai incontrato (e che stai incontrando) nella promozione del tuo libro ?
Le difficoltà maggiori, oltre alla crisi dell’editoria e della lettura in generale, sono dovute agli argomenti di cui tratta il mio libro. A ciò va aggiunta la chiusura di molte librerie indipendenti a favore di quelle, sempre più numerose, così dette “di marchio”, che danno prevalentemente spazio ai libri e agli autori delle case editrici che rappresentano. Ci sono inoltre pochi spazi per la pubblicizzazione degli autori esordienti: sono spariti molti circoli culturali e tanti salotti presieduti e voluti da intellettuali o amanti della letteratura e dei libri, che invece un tempo tenevano a battesimo gli autori esordienti. È proprio per questo che rubriche come Ti presento un Autore sono strumenti importanti per far conoscere gli esordienti.
Suggerimenti per chi vuole pubblicare il suo primo libro ?
Al momento non ho suggerimenti da dare.
L’unica cosa che mi sento di dire a chi volesse intraprendere questa strada è, se ha un sogno, di viverlo fino in fondo e di realizzarlo, indipendentemente dal successo che avrà o non avrà il suo lavoro.
Per me, il fatto di essere riuscita a pubblicare un libro rappresenta già, di per sé, il raggiungimento di un bel traguardo, la realizzazione di un piccolo sogno.
Il tuo libro/autore preferito ?
Il mio genere preferito è la narrativa.
Prediligo gli autori che trattano di argomenti spirituali e di filosofie orientali. Non ho un titolo preferito. Come autori mi piacciono molto Paulo Coelho, Daniel Meurois-Givaudan e Omraam Mikhaël Aïvanhov. Il mio scrittore classico preferito è Ernest Hemingway.
Buon pomeriggio a tutti, ringrazio innanzitutto Simona Genovali per avermi ospitata sul suo blog e per avermi dato la possibilità di fare questa intervista.
Ciao Michela è stato un vero piacere conoscerti e chiacchierare con te! A presto e in bocca al lupo per il tuo libro !
Non conoscevo né il libro né la scrittrice; concordo sul fatto che è difficile pubblicizzare prodotti indipendenti nelle librerie “di marchio”, ma considera anche che, chi legge, non si ferma mai e i piccolio gioielli sono sempre ben pubblicizzati dal passa parola.
Ti ringrazio Francesa per il tuo intervento. Concordo con te quando affermi che il passaparola è molto importante ed è quello che anch’io sto cercando di fare da tempo. Purtroppo non conosco tantissima gente e mi hanno detto che, per gli autori esordienti e sconosciuti come me ci vuole tempo, spesso anni, per farsi conoscere. Mi sento abbastanza tranquilla da questo punto di vista.
Sicuramente un testo con una psicologia e filosofia da leggere attentamente tra le righe, cercherò su GooglePlus la sponsorizzazione per supportarla attivamente perché mi sembra un testo meritevole
Ciao Marina, ti ringrazio innanzi tutto per i tuoi apprezzamenti. I racconti presenti nella mia raccolta sono stati scritti nell’arco di circa tre anni: dal 2013 al 2016. Come ho avuto modo di dire in più di un’occasione, iniziai a scrivere quei racconti, non pensando nemmeno lontanamente all’idea di raccoglierli un giorno in un libro e di pubblicarli. Sono il frutto di un lungo lavoro di introspezione, iniziato quasi per caso. Cominciai a scriverli ispirata dalla voce del personaggio di cui parlo: erano un modo per esorcizzare il dolore per la sua morte e per non averlo mai potuto conoscere. Poi, come ho detto nella mia “intervista”, conobbi Stefano Mecenate, il mio editore e iniziai l’iter per la pubblicazione della mia raccolta. Il mio libro è disponibile in alcune librerie della Toscana, oppure sul sito dreamBOOK. Ti incollo di seguito il link diretto alla mia scheda presente sul sito DreamBOOK:
http://www.dreambookedizioni.it/team/michela-castello/
Grazie ancora.
Mi sono sempre piaciute le raccolte di racconti, terrò sicuramente presente questo libro! 🙂
Ti ringrazio. Se un giorno leggerai la mia raccolta e ti farà piacere condividere qui le tue impresioni, sarò ben lieta di rispondere a eventuali altre domande o considerazioni.
Sembra un libro molto interessante, grazie per queste utilissime presentazioni! Sto conoscendo molti autori nuovi grazie a questa rubrica 🙂 trovo anche molto utile che venga precisato il percorso che ha portato alla pubblicazione del libro.
Grazie Valeria!