Spiegaci in poche parole chi sei, dove vivi, cosa fai e che posto ha la scrittura nella tua vita ?
Ciao a tutti! Mi chiamo Paola Ciregia. Ho (quasi) 33 anni e vivo nella splendida Versilia, a cinque minuti a piedi dal mare e venti minuti in auto dalle Alpi Apuane.
Nella vita lavoro in un Ente Pubblico e nel tempo libero mi piace riempirmi le giornate di cose da fare, tant’è che a volte le ventiquattro ore giornaliere mi sembrano davvero troppo poche.
La scrittura è una passione che coltivo sin da quando ero una bambina, seppure con intensità e modalità variabili nel corso del tempo.
A novembre 2017 ho aperto un blog che si chiama Paolalovestravelling , nel quale racconto dei miei viaggi, sia quelli nel mondo, sia quelli (molto più frequenti) dentro me stessa.
Una piattaforma, insomma, attraverso cui raccontare e raccontarmi, condividendo non soltanto semplici consigli di viaggio, ma vere e proprie esperienze, riflessioni e momenti di vita.
Nel marzo 2018, poi, è uscita la mia opera prima, “L’uomo che dorme”, pubblicata da Eretica Edizioni: in molti lo hanno definito “un bel traguardo”, io preferisco definirlo un “buon punto di partenza” (o, almeno, spero che lo sia).
Parlaci del tuo libro. Qual è il titolo, di cosa tratta, com’è nato.
“L’uomo che dorme” ha avuto una gestazione piuttosto lunga e sofferta.
Da anni avevo in mente di scrivere una storia, però i pensieri erano confusi, non riuscivo ad avere una visione organica di quello che mi passava per la testa.
Allora mi scoraggiavo, mi dicevo che non era ancora arrivato il momento giusto per scrivere e procrastinavo a tempo indefinito, nascondendomi dietro la scusa degli impegni incombenti della vita quotidiana e non ritagliandomi mai un momento mio da destinare seriamente alla scrittura.
Poi, dopo un momento particolarmente difficile in cui mi sono ritrovata a farmi molte domande su me stessa e sul mio futuro e il romanzo è venuto giù di getto, in meno di tre settimane.
Non mi sono dovuta sforzare di cercare le parole, sono state le parole a venire da me e a dare un senso alle idee che da tempo rincorrevo nella mia mente.
“L’uomo che dorme” è una storia che affronta tante tematiche diverse.
Parla di una famiglia e delle difficoltà che a volte si hanno nell’accettare il proprio sangue e i legami che da esso derivano; parla di depressione, disturbi alimentari e sofferenza, ma parla anche di condivisione, perché se ci rendiamo conto che ognuno di noi ha le proprie fragilità da affrontare, questo può aiutarci a farci sentire meno soli e anche un po’ meno fragili.
Parla di rinascita e di ricerca di un senso da dare alla propria esistenza, proprio quando la vita sembra aver perso il suo significato più bello e profondo. E parla pure d’amore, anche in questo caso inteso come condivisione, come accettazione incondizionata dell’altro, con i suoi pregi e difetti, potenzialità e limiti.
Ho scelto personalmente la copertina del libro, perché, a mio avviso, l’immagine raffigurata rappresenta molto bene l’ambivalenza con cui spesso ci troviamo a fare i conti quando ci affacciamo al mondo esterno, come se ci fosse una discrasia tra ciò che si sente e ciò che si appare: visti da fuori sembriamo in un modo – sereni, spensierati, magari addirittura felici – mentre, dentro, in realtà, ci sentiamo spenti, malinconici, feriti nel profondo.
Come hai conosciuto la casa editrice che ti ha pubblicato ?
In realtà, prima di pubblicare con loro non conoscevo Eretica Edizioni.
Ho inviato il mio romanzo a una lista interminabile di case editrici ed Eretica è stata tra quelle che mi hanno risposto dandomi un riscontro positivo.
Dopo uno scambio molto cordiale di mail con il direttore editoriale e dopo aver letto con estrema attenzione la proposta di contratto da loro presentatami, mi sono convinta dell’affidabilità della casa editrice e della bontà della loro proposta e così mi sono decisa a firmare il contratto editoriale.
Qual è stato il percorso che ti ha permesso di pubblicare il tuo libro?
Il mondo dell’editoria, per uno scrittore esordiente come me che vi si affaccia per la prima volta, è una vera giungla. La direttiva lungo la quale mi sono mossa è stata quella di non cedere alle lusinghe dell’editoria a pagamento, rischio purtroppo nel quale è spesso facile cadere!
Mi sono arrivate molte mail di case editrici a pagamento che si complimentavano con me per il mio romanzo e mi prospettavano una promozione capillare e un successo assicurato e devo ammettere che, sull’onda dell’entusiasmo, la tentazione di cedere alle loro promesse c’è stata.
Poi, però, mi sono ricordata che non era ciò che volevo; quello che volevo era una casa editrice disposta a fare una scommessa su di me, a correre un rischio d’impresa a tutti gli effetti: nessun contributo alla pubblicazione, nessun obbligo di acquisto copie, questo era quello che stavo cercando.
Eretica, in questo senso, mi ha convinto sin da subito. Così, dopo aver firmato il contratto editoriale, siamo passati alla fase di editing, di definizione della copertina e della quarta di copertina, fino al tanto agognato “visto si stampi”: tutti i passaggi si sono svolti più o meno nell’arco di un mese e questo grazie alla professionalità e alla disponibilità dell’editore, con il quale ho potuto concertare tutti i dettagli riguardo l’uscita del libro.
Da quando ho aperto il blog sono diventata molto social (troppo, direbbe mio marito)!
Per promuovere il libro utilizzo ovviamente il mio blog, il mio profilo Facebook Paola Ciregia e i miei profili Instagram @Polciregia e @Paolalovestravelling. Inoltre, ho contattato alcune book blogger che faranno una recensione del libro sui loro blog, con annessa diffusione social.
Considero, però, particolarmente importanti anche i canali più tradizionali di promozione. Con un giusta dose di sana sfacciataggine, ho passato in rassegna le principali librerie della mia zona, per “convincerle” a mettere in esposizione il mio libro.
Inoltre, ho già in programma almeno un paio di presentazioni, alle quali farò pubblicità, appunto, anche attraverso i canali social.
Questo libro è una parentesi della tua vita oppure stai già pensando di scrivere altri romanzi ?
C’è una citazione che mi piace molto (anche se purtroppo non ne ricordo l’autore): “C’è chi si vanta dei libri che ha scritto; io mi vanto dei libri che ho letto”.
Io, purtroppo, non posso vantarmi di nessuna delle due cose, però vorrei cominciare a investire più tempo nella lettura, unica vera palestra per chi ambisce a potenziare le proprie doti di scrittore. Ecco, più che scrivere un nuovo romanzo, in questa fase sento di dover allenare lo sguardo e la mente e leggere di più, ampliare le mie conoscenze, cercare nuove ispirazioni e nuovi spunti.
Certo, vorrei con tutto il cuore che la scrittura fosse la mia strada, ma per il momento sento che è davvero troppo presto per dire che è così.
Per adesso, dopo mesi di grande indecisione e disorientamento riguardo il mio futuro, sono contenta già solo per il fatto di aver imboccato una direzione, quella della scrittura.
Il tempo mi dirà dove mi condurrà.
Nel frattempo, porto avanti il progetto del blog e mi dedico alla promozione del mio libro.
Quali sono le difficoltà più grandi che hai incontrato (e che stai incontrando) nella promozione del tuo libro?
Il rovescio della medaglia di scegliere un editore non a pagamento consiste nell’accettare che le risorse che questo può mettere a disposizione per promuovere il libro siano piuttosto scarse.
Ne consegue che, nella promozione del mio romanzo, mi sto trovando un po’ “sola”: molto, quasi tutto, è lasciato alla mia iniziativa e alla mia intraprendenza e questo può non essere sempre facile, soprattutto per una come me che si trova a muovere i primi passi nel mondo dell’editoria.
Sono, però, incombenze di cui mi carico molto volentieri, anche perché il libro é una mia creazione e io sono ben lieta di seguirlo personalmente in tutte le fasi del suo ciclo di vita.
Inoltre, devo dire che l’apertura del blog mi ha sicuramente aiutato a superare la mia innata reticenza a espormi, a essere al centro dell’attenzione, a “auto-promuovermi”: del resto, l’intraprendenza e lo spirito di iniziativa sono doti imprescindibili per chiunque voglia arrivare a definirsi blogger, free-lancer o web-writer, giusto?
Suggerimenti per chi vuole pubblicare il suo primo libro ?
Premetto che non mi sento assolutamente nella posizione di dare consigli a nessuno, sono essenzialmente due le cose che vorrei dire a coloro che vogliono pubblicare il loro primo libro.
In primo luogo, non scoraggiatevi.
Non scoraggiatevi quando le parole sembrano proprio non voler uscire, non rinunciate quando non riuscite a tradurre in frasi di senso compiuto le idee che avete in testa, non demordete quando vi viene da chiedervi “ma chi me lo fa fare di stare qui davanti al pc,invece che essere in giro con gli amici?”.
La scrittura è allenamento, è tenacia, è ostinazione, è persistenza. A volte, sì, può capitare l’immensa fortuna di essere ispirati e di scrivere di getto. Ma nella stragrande maggioranza dei casi è tutta una questione di pazienza, di tentativi, di parole scritte, cancellate e poi riscritte di nuovo.
Il secondo suggerimento che mi sento di dare, riallacciandomi anche a quanto detto in precedenza, è quello di ponderare molto attentamente tutte le proposte prima di mettere la firma definitiva su un contratto editoriale.
A volte l’entusiasmo può portare ad agire d’istinto, ma il rischio, poi, è di trovarsi impelagati in rapporti contrattuali intricati e sfavorevoli per l’autore. Il libro è pur sempre una vostra preziosa creatura ed è giusto tutelarlo nel miglior modo possibile, senza fretta e con grande senso di responsabilità.
Il tuo libro/autore preferito ?
Sarò banale, ma “Jack Frusciante è uscito dal gruppo” di Enrico Brizzi rimane insuperabile.
Ho ancora il libro sottolineato e pieno di annotazioni, lo lessi in prima liceo e ne rimasi folgorata.
Al secondo posto, “Io sono Charlotte Simmons” di Tom Wolf: un “mattone” di ottocento pagine lette nel giro di un paio di giorni, un capolavoro.
Sono, poi, molto affezionata a “Il giovane Holden” di Salinger, a “Great Expectations” di Dickens e, come autrice, Virginia Woolf.
“Io scrivo quando ha qualcosa da dire. Con il mio romanzo “L’uomo che dorme” sento di aver detto qualcosa che mi portavo dentro da molto tempo. Si tratta di una storia di vita assolutamente normale ma, proprio per questo, è una storia che può essere condivisa – e spero apprezzata – da chiunque.”
L’autrice, Paola Ciregia
sono onesta, non conoscevo questa scrittrice ma ho apprezzato molto questa sua intervista
Ti ringrazio Sheila. Se avrai voglia e interesse di leggere il mio libro, poi mi farebbe molto piacere sapere la tua impressione. Un caro abbraccio
Non conoscevo questa autrice, anche perché purtroppo leggo poco. Comunque e bello sapere che ci sono scrittori che accettano di farsi intervistare e parlano dei loro libri, ed poi tutta la storia che ruota intorno ai propri lavori.
Dai, allora recupera il tempo perduto leggendo il mio libro! ?
questo è uno dei periodi dell’anno in cui sono alla ricerca di suggerimenti di lettura perchè le vacanze estive non sono solo mare o montagna, sono anche cultura 🙂
Congratulazioni all’autrice per questo punto di partenza, ha fatto bene a non cedere all’editoria a pagamento, non avrebbe avuto lo stesso senso. 🙂
Cara Evelina, se avrai voglia e interesse di leggere il mio libro, poi fammi sapere se ti è piaciuto! È molto importante per me il riscontro dei miei lettori..
Spero davvero di aver fatto la scelta giusta! Di certo, ho seguito sia la testa, sia il cuore..
Questa intervista mi è piaciuta molto. Anche io ho scelto di non cedere alle lusinghe dell’editoria a pagamento, ma non è automatico che le cose vadano bene lo stesso. Pensa che mi è capitato di firmare un contratto e di non veder mai uscire il mio libro “perchè non era il momento”. Ma non dispero.
Sono curiosa di leggere L’uomo che dorme. Ti farò sapere.
Assolutamente sì, Raffi. Ci tengo molto ad avere un riscontro da parte dei miei lettori. Sii spietata, mi raccomando!
Esempio di tenacia e perseveranza, indispensabili per raggiungere i propri obiettivi. Brava Paola 🙂
Tenacia, perseveranza, pazienza e fiducia: senza queste compagne di viaggio non si va da nessuna parte!
Non conoscevo l’autrice ma mi è piaciuto scoprirla così,con la tua intervista mi è sembrata intima…ora sono curiosa sul libro….
Mi farai sapere, cara Manuela??
Non conoscevo Paola ma dopo questa sua intervista sono molto curiosa di leggere un suo libro! Davvero una ragazza in gamba!
Che bello scoprire un’autrice in questo modo. Complimenti ad entrambe
Grazie Elena!
Mi piacciono molto queste tue interviste a scrittori/scrittrici, le trovo davvero molto interessanti. Non conoscevo questo libro, lo leggerò
Sempre interessanti le tue interviste. Come gli autori che presenti. Mi piace 🙂
Ma grazie! 😉