Itinerario in Garfagnana. Una vacanza “on the road” in 8 tappe!
C’è chi la definisce “l’altra Toscana”. Quello che posso dirvi, è che ai vostri occhi non sfuggiranno i panorami perfetti di quest’area della Toscana, che si appostano dietro ogni tornante, mentre la strada si impenna tra le montagne.
Il mio consiglio è quello di dedicare almeno un paio di giorni alla scoperta delle vallate della Garfagnana, in auto o in moto.
Visitare la Garfagnana significa vedere cascate di luce che dalle Alpi Apuane si riflettono sugli antichi borghi medievali, adagiati lungo i fianchi delle montagne.
Oltre a paesaggi unici, ad attendervi, ci saranno trattorie e ristoranti tipici, con piatti della tradizione culinaria locale, da provare assolutamente.
Il viaggio è il cibo dell’anima e della mente. Dopo tutto si viaggia – e si mangia – anche per piacere, non solo per sopravvivere.
Adesso scaldiamo i motori e partiamo per il nostro itinerario in Garfagnana “on the road”, in 8 tappe, scelte apposta per voi.
1. Borgo a Mozzano
La prima del tappa del nostro itinerario in Garfagnana, è Borgo a Mozzano. E’ il primo paese della Valle del Serchio, famoso per il Ponte della Maddalena, meglio conosciuto come “Ponte del Diavolo”.
Il ponte fu fatto costruire da Matilde di Canossa. Il suo nomignolo bizzarro – Ponte del diavolo – è dovuto ad una leggenda: si narra che fu costruito con l’aiuto del signore degli inferi in cambio dell’anima della prima persona che lo avesse attraversato.
Le arcate asimmetriche del ponte attraversano il fiume Serchio, in tutta la sua ampiezza.
Fermatevi al centro del ponte e ammirate il panorama: circondati dalle Alpi Apuane, una leggera brezza di montagna, l’acqua del fiume che scorre sotto di voi, vi sentirete un tutt’uno con la natura. Fate un bel respiro ed esprimete un desiderio.
Borgo a Mozzano è raggiungibile in auto (o in moto) dalle spiagge della Versilia, con un tragitto di circa 1 ora, seguendo le indicazioni per Lucca e poi per Borgo a Mozzano.
Dove fare il bagno in Garfagnana!
2. Gallicano
Da Borgo a Mozzano proseguiamo ora in direzione Gallicano.
Il piccolo borgo, con il suo castello medievale, è tra i più antichi della valle.
Siamo ai piedi del Monte Pania – la quarta cima più alta delle Alpi Apuane – tra boschi e alberi secolari sempreverdi.
Se siete amanti dell’arte sacra, a Gallicano potrete sbizzarrirvi visitando le 5 chiese del paese: la Pieve di S. Jacopo, la Chiesa di Santa Lucia, la Chiesa di S. Andrea, la Chiesa di S. Maria, la Chiesa di S. Giovanni Battista.
All’interno della Pieve di S. Jacopo – la chiesa principale di Gallicano – potete ammirare una pala di terracotta invetriata attribuita ad Andrea Della Robbia.
Dopo esservi abbandonati alle bellezze dell’arte, fermatevi in una delle botteghe o ristoranti tipici che trovate lungo la strada principale e assaggiate la focaccia leva.
E’ una specialità tipica di Gallicano: alta 1 centimetro e preparata da sempre con farina, lievito, sale, acqua, latte e patate.
Potete già sentirne il profumo, vero ?
3. Grotta del vento
Da Gallicano, proseguite in direzione Vergemoli sulla SP39 e arriverete in località Fornovolasco, nel comune di Fabbriche di Vergemoli, dove si trova la Grotta del Vento.
Quest’area naturale è il frutto del tempo e degli agenti atmosferici che hanno modellato la terra dando origine a cascate, grotte e massicci imponenti di una bellezza disarmante.
La Grotta del Vento è visitabile da Adulti e Bambini, con la giusta attrezzatura e abbigliamento.
Per qualsiasi informazione vi consiglio di visitare il sito ufficiale dedicato alla Grotta del Vento cliccando QUI.

Grotta del vento – ingresso
4. Eremo di Calomini
Sempre da Gallicano, percorrendo la SP39 in direzione Vergemoli, incontrerete il bivio per raggiungere l’Eremo di Calomini.
Si tratta di una chiesa – la chiesa dei Santa Maria e Martiri – scolpita direttamente nella pietra.
Vi consiglio di fermarvi in questo luogo fatto di natura e silenzio. La meta ideale che avete sognato per ritrovare un po’ di tempo per voi, guardare alla propria vita con occhi diversi.
Lasciate andare le preoccupazioni, appoggiate l’orecchio al fianco della montagna e ascoltate la vita che passa da lì.
Nel momento in cui vi scrivo (Luglio 2020) l’Eremo è visitabile il Sabato e la Domenica dalle 10 in poi.
Per organizzare la vostra visita vi consiglio di telefonare all’ufficio informazioni del santuario 0583.767003.
Ringrazio Padre Stefano per la sua disponibilità.
5. Barga
Adesso proseguiamo il nostro itinerario in Garfagnana, da Gallicano fino a Barga, lungo la SP39 e poi imboccando la SP40 fino alla nostra destinazione.
Il tragitto è di circa 20 minuti in auto.
Barga è uno dei borghi più belli d’Italia, da visitare in Toscana.
Siamo nel bel mezzo della Garfagnana tra alberi di castagno, cipressi, frutti di bosco, funghi, miele, trote e salumi di ottima qualità.
Inizio col dirvi che se a Gallicano avete assaggiato la focaccia, qui potete provare la minestra di farro: non c’è un ristorante o una trattoria che non lo proponga, condito con verdure o cucinato seguendo antiche e tradizionali ricette del luogo.
Durante il medioevo, Lucca e Pisa si contesero la conquista di Barga, famosa per la produzione di fili di seta che da qui venivano esportati verso città più grandi come Firenze.
Vi consiglio di fare una passeggiata nel centro storico, tra chiese e antichi palazzi mantenuti alla perfezione.
Osservate la luce del sole che rimbalza sulle montagne e si intrufola nelle strade, lungo i fianchi delle case, in un’atmosfera suggestiva, quasi a scandire il tempo che passa e a ricordarci che la vita può ricominciare in ogni momento.
La chiesa più importante di Barga è il Duomo di S. Cristoforo, risalente all’anno 1000.
All’interno potete ammirare il Ciborio degli Olii Santi, terracotta attribuita ad Andrea Della Robbia,
Soffermatevi in Piazza Garibaldi, davanti alla facciata imponente di Palazzo Balduini risalente al 1500 poi proseguite a piedi fino a Palazzo Angeli, che si affaccia su Piazza Angelio, la più bella piazza di Barga.
Un ultimo sguardo a Palazzo Pancrazi, oggi sede degli uffici comunali e siete pronti per raggiungere Palazzo Pretorio, la sede del Museo Civico ‘A. Mordini’.
Per conoscere gli orari di visita del museo, vi invito a contattare il numero dell’ufficio informazioni 0583.724791.
6. Castelvecchio Pascoli
Castelvecchio Pascoli è una frazione del comune di Barga. Il suo nome ci riporta alla memoria il poeta Giovanni Pascoli, che nel 1895 stabilì la sua dimora sul Colle di Caprona, nel piccolo centro della Garfagnana.
Qui visse con la sorella Maria fino alla morte.
La casa è stata trasformata in un museo ed è meta di turisti e studiosi provenienti da tutto il mondo.
E’ qui che il poeta compose la famosa lirica “La cavalla storna“.
Per organizzare la vostra visita al Museo-Casa “G. Pascoli” vi consiglio di telefonare all’ufficio informazioni 0583.766147.
7. Castelnuovo di Garfagnana
Questa tappa ci porta a Castelnuovo Garfagnana, il capoluogo della Garfagnana.
Si raggiunge in 10 minuti in auto da Castelvecchio Pascoli, imboccando la SR445.
Ad accogliervi, troverete la Rocca Ariostesca e le antica mura rinascimentali che durante la dominazione lucchese, prima con Castruccio Castracani degli Antelminelli poi con Paolo Guinigi, rappresentarono un importante punto di forza e protezione dai numerosi conquistatori.
All’interno della cinta muraria potete visitare il Duomo di Castelnuovo, dedicato ai SS. Pietro e Paolo.
Qui potete ammirare pregevoli opere come la “Pala di San Giuseppe”: una terracotta invetriata attribuita alla scuola di Andrea Della Robbia.
Poco fuori Castelnuovo, si trova la Fortezza di Montalfonso: un tempo rifugio sicuro in caso di assedio.
Vi consiglio una visita al Museo del Territorio della Garfagnana: un vero e proprio custode del tempo e della storia degli antichi popoli che hanno abitato questa terra fin dall’età del bronzo.
(Nel momento in cui vi scrivo – Luglio 2020 – il Museo non è visitabile per per i lavori di restauro della Rocca Ariostesca che riaprirà nel 2021 insieme al Museo dell’Ariosto e della Garfagnana del ‘500).
Durante il periodo estivo, il paese ospita eventi di vario genere: dal cinema, al teatro, dalla musica agli incontri letterari.
Per qualsiasi informazione, vi invito a visitare il sito della PRO LOCO di Castelnuovo, cliccando QUI.
Itinerario in Garfagnana. Buono a sapersi
A Castelnuovo Garfagnana ci sono molti ristoranti dove potete assaggiare i piatti tipici della tradizione garfagnina, oltre che affettati, formaggi ed altri prodotti a km 0.
8. Careggine
L’ultima tappa del nostro itinerario in Garfagnana, ci conduce a Careggine.
Careggine dista circa 30 minuti in auto da Castelnuovo Garfagnana.
Qui siamo sul versante orientale delle Alpi Apuane: lasciate l’auto nella parcheggio centrale del paese e davanti a voi, troverete una distesa infinita di montagne, di una bellezza unica.
In lontananza, a fondo valle, potrete vedere il Lago di Vagli, famoso per accogliere nelle sue acque il paese sommerso di Fabbriche di Careggine.
Quando le acque del lago vengono fatte completamente defluire, il paese di Fabbriche di Careggine riemerge dal fondo del lago, come una fenice.
Il lago è stato svuotato l’ultima volta nel 1994.
Itinerario in Garfagnana. La Panchina Gigante di Careggine
Careggine è famoso, oltre che per i panorami spettacolari, grazie ai quali vi sembrerà di poter toccare le nuvole con un dito, anche per gli ottimi ristoranti e per la sua Panchina Gigante, inaugurata nel 2019.
La Panchina Gigante è raggiungibile a piedi, dal centro del paese, tramite il sentiero Nardini.
Si tratta della prima Panchina Gigante della Toscana: è grande, è gialla, è bellissima, è installata in un luogo speciale da cui ammirare un panorama straordinario sulle Alpi Apuane.
La Panchina Gigante di Careggine fa parte del progetto europeo “Le Panchine Giganti di Chris Bangle”.
- Per saperne di più sul progetto cliccate QUI .
- Per vedere altre foto che abbiamo fatto in Garfagnana e alla Panchina Gigante, visitate il nostro profilo Instagram.
Spero che dopo aver letto questo articolo, abbiate voglia di trascorrere qualche giorno in Garfagnana e di concedervi lunghe passeggiate alla scoperta del Parco Regionale delle Alpi Apuane.
Vi avverto: quando tornerete a casa, sarete avvolti da una strana nostalgia.
Per questo sono sicura che avrete voglia di tornare presto in Garfagnana, dove il cielo è colorato di un azzurro speciale e dove il silenzio (e la felicità) sono alla portata di ognuno di noi.