Pitigliano. La “piccola Gerusalemme” della Toscana
Oggi vi porto a Pitigliano e vi racconto cosa vedere in quella che è meglio conosciuta come “La Piccola Gerusalemme” della Maremma toscana.
Pitigliano, è anche uno dei Borghi più Belli d’Italia ed una delle tappe da non perdere durante una vacanza nel sud della Toscana.
Pitigliano sorge in alto su una rupe tufacea: le sue fondamenta sono parte integrante della roccia su cui sono state costruite le case che dominano dall’alto le valli dei torrenti Lente e Prochio.
Pitigliano è anche uno dei principali centri dell’Area del Tufo: l’antico territorio un tempo abitato da etruschi e romani, insieme ai vicini centri di Sovana e Sorano.
Pitigliano: Itinerario a piedi e cosa vedere
Lo skyline di Pitigliano, soprattutto di notte, è inconfondibile e molto suggestivo: le case e gli edifici storici che fuoriescono dalla roccia tufacea, la luce della luna che illumina dall’alto l’abitato…luci ed ombre che regalano scorci e un panorama mozzafiato!
Una volta arrivati a Pitigliano, vi consigliamo di lasciare subito la vostra auto e proseguire a piedi verso il centro storico, per non perdere neanche un angolo di questo splendido borgo maremmano.
Iniziate il vostro itinerario alla scoperta di Pitigliano, partendo da Piazza Petruccioli.
Procedete attraverso Porta della Cittadella: vi troverete immediatamente di fronte al Municipio ed al Teatro Salvini, in Piazza Garibaldi.
Il Teatro Salvini
Il Teatro Salvini venne costruito nel 1823 dalla Società Filodrammatica dei Ravvivati, utilizzando i locali che un tempo furono utilizzati come granaio dalla famiglia Orsini.
La struttura venne ristrutturata nel 1870.
L’acquedotto Mediceo
Dal teatro, proseguite sempre a piedi svoltando a sinistra, lungo Via Cavour, costeggiando le caratteristiche arcate dell’Acquedotto Mediceo.
Vi troverete a questo punto di fronte ad una delle più importanti architetture del borgo di Pitigliano: l’Acquedotto Mediceo, una grandiosa opera di idraulica progettata per migliorare l’approvvigionamento idrico alla città.
La costruzione dell’acquedotto mediceo venne realizzato tra il 1636 ed il 1639.
Un’importante opera di restauro venne realizzata dai Lorena alla fine del 1700.
Oggi l’acquedotto si presenta ai suoi visitatori come una complessa struttura architettonica costituita da imponenti arcate: due più grandi e altre tredici più piccole che si sviluppano sul lato sinistro.
L’acquedotto si ferma in Piazza della Repubblica, dove la fontana è tutt’oggi alimentata dallo stesso sistema idrico progettato dai Medici.
Palazzo Orsini
Sul lato destro della piazza, proprio di fronte all’Acquedotto Mediceo, sorge l’imponente Palazzo Orsini, antica residenza ufficiale dell’omonima famiglia.
Il palazzo venne costruito tra l’XI ed il XII secolo e fu originariamente sede di un convento.
Il secolo successivo, il palazzo venne acquistato dagli Aldobrandeschi, che ne fecero la loro residenza ufficiale a Pitigliano.
Il palazzo passò alla famiglia Orsini nel 1293, in seguito al matrimonio fra Margherita Aldobrandeschi, ultima esponente della famiglia, e Romano Orsini.
I conti Orsini attuarono importanti restauri all’edificio, trasformandolo in una elegante residenza rinascimentale.
Oggi il Palazzo Orsini è la sede di due dei musei di Pitigliano :
Il Museo Archeologico, dove è esposta una importantissima collezione di reperti rinvenuti nelle vicine necropoli etrusche
Il Museo di Diocesano di Arte Sacra, custode di paramenti ed oggetti sacri e preziose opere d’arte proveniente da ogni angolo della diocesi.
Cosa vedere nel cuore della “piccola Gerusalemme”
Da Piazza della Repubblica proseguite dritti lungo Via Roma, addentrandovi nel vero cuore pulsante dell’abitato di Pitigliano.
Dopo circa 200 metri vi troverete in Piazza Gregorio VII, di fronte alla maestosa Cattedrale dei Santi Pietro e Paolo.
La chiesa, costruita nella seconda metà del XIII secolo, venne quasi completamente ricostruita da Niccolò III Orsini. La facciata della chiesa mostra alcuni stucchi del 1700 raffiguranti i Cherubini che portano la Croce, mentre ai lati del grande portale di accesso si trovano la statua di San Paolo e di San Pietro.
A sinistra dell’edificio, sorge imponente il campanile.
Il “ghetto” ebraico
Svoltate a destra e seguite Via Generale Orsini, dove uno stretto vicolo vi condurrà fino alla Chiesetta di San Rocco, la più antica di tutto l’abitato di Pitigliano.
L’aspetto attuale della chiesa è frutto del minuzioso lavoro di restauro commissionato dal Conte Niccolò III Orsini all’architetto Giovanni da Traù il Dalmata.
La chiesa ha una semplice facciata rinascimentale ed al suo interno mostra una interessante collezione degli stemmi delle più importanti famiglie nobili di Pitigliano.
A questo punto svoltate a sinistra e proseguite attraverso Via Zuccarelli per circa 300 metri, fino ad arrivare all’ingresso del Ghetto Ebraico.
Il Ghetto Ebraico di Pitigliano si sviluppò a partire dalla fine del XVI secolo, quando una consistente comunità ebraica (circa 500 persone) raggiunse Pitigliano perché costretta a lasciare le proprie abitazioni, dopo la loro espulsione dallo Stato della Chiesa, avvenuto tra il 1569 e il 1593.
Giunta a Pitigliano, la comunità ebraica trovò l’accoglienza dei “pitiglianesi” e ben presto ebbe la possibilità di edificare i suoi edifici sacri, a partire dalla bellissima Sinagoga, costruita nel 1598.
Oltre alla Sinagoga, all’interno del Quartiere Ebraico vennero realizzati il Forno delle Azzime, la Macelleria Kosher, il Bagno Milkve.
La Sinagoga è ancora oggi aperta al pubblico ed ospita le funzioni religiose.
Si trova in Via Marghera, una piccola traversa di Via Zuccarelli.
Oltrepassato il grande cancello in ferro battuto, si può ammirare il portale di ingresso della Sinagoga, dove è riportata questa frase :
“E facciano per me un Santuario ed io abiterò in mezzo ad essi. Aprite per me le porte della giustizia. Questa è la porta che conduce al Signore”
La Sinagoga ospita oggi anche un museo, dove sono esposte interessanti collezioni di oggetti, testi e paramenti sacri, attraverso i quali viene raccontata la storia della comunità ebraica di Pitigliano.
La Sinagoga è aperta tutti i giorni, ad eccezione del Sabato e delle festività ebraiche.
Proseguite quindi la vostra passeggiata lungo Via Zuccarelli, fino a ritornare in Piazza della Repubblica.
Le Vie Cave
Le vie Cave sono le antiche vie scavate dagli etruschi nella roccia tufacea e rappresentano probabilmente l’attrattiva più affascinante di tutto il territorio dell’Area del Tufo, e di Pitigliano in particolare.
Le Vie Cave rappresentano il patrimonio archeologico della popolazione ebraica di quest’area della Toscana.
Le Vie Cave sono larghe tra i 2 e i 4 metri ed alte fino a 30 metri. Raggiungono la lunghezza massima di 1 chilometro.
Venivano utilizzate dagli etruschi per varie funzioni: come vie di comunicazione, collegamento tra un insediamento e l’altro o tra un insediamento e la necropoli. Oppure come vie di fuga in caso di attacco nemico.
Se volete visitare le vie cave, vi consigliamo di iniziare il vostro percorso dalla Via Cava Poggio Cani (facilmente raggiungibile dal centro storico di Pitigliano, dopo aver oltrepassato Porta Sovana, all’estremità occidentale dell’abitato).
Dalla Via Cava di Poggio Cani partono tre diramazioni che conducono ad altre tre vie cave, un po’ più distanti: Via Cava di Fratenuti, Via Cava dell’Annunziata e via Cava di San Giuseppe.