Durante il nostro blogtour in Valdera, abbiamo avuto la possibilità di scoprire e visitare un antico tempio massonico annoverato tra i luoghi più misteriosi della Toscana: il Tempio di Minerva Medica, nel paese di Montefoscoli, a 40 Km da Pisa.
La Massoneria in Toscana
La massoneria non è di certo qualcosa di estraneo in Toscana.
Tra i massoni più celebri possiamo infatti ricordare due lustri toscani: il poeta Giosuè Carducci e lo scrittore Carlo Collodi.
Le Logge Massoniche nascono nel Medioevo, durante le costruzione delle prime cattedrali. Allora gli operai addetti ai lavori, riposavano nelle “logge” costruite all’interno delle stesse chiese. Le utilizzavano per distendersi e ristorarsi durante la giornata lavorativa. Venivano utilizzate anche come spazio per il ricovero degli attrezzi.
Esisteva una differenza di rango fra gli operai, basata sulle rispettive competenze e specializzazioni. C’erano coloro che lavoravano la pietra, quelli che si occupavano di posarla e poi gli operai generici. Ognuno percepiva una paga diversa a seconda del livello di qualificazione.
Si arrivò poi, nel 1717, alla fondazione della prima vera loggia massonica in Inghilterra, la cosiddetta Gran Loggia di Londra. La massoneria divenne così il punto di riferimento tra uomini che condividevano le stesse qualità morali e gli stessi valori di unione e fratellanza.
Oggi per Loggia Massonica non si intende un luogo fisico specifico ma più precisamente un gruppo di persone che si riuniscono secondo alcune regole, in quelli che vengono talvolta chiamati “templi”.
L’intenzione delle logge massoniche di oggi è quella di eliminare le differenze di casta per appianare i contrasti tra gli uomini.
Coloro che intendono “lavorare” in Loggia debbono quindi tentare di operare “liberamente ed onestamente”. Senza preconcetto alcuno si stimola il ragionamento favorendo la possibilità di seguire la propria “intuizione”, parte fondante del lavoro di Loggia. (Fonte: grandeoriente.it)
La massoneria in Toscana ha profonde radici nella storia e nel tessuto sociale regionale. Basti pensare che la Toscana, è la regione italiana con il maggior numero di iscritti alla Massoneria.
La storia ci dice che tra il 1731 e il 1732 a Firenze, veniva fondata una Loggia composta da cittadini inglesi e toscani. Da lì in poi, le Logge si diffusero su tutto il territorio toscano. Le idee massoniche influenzarono positivamente l’abolizione della pena di morte, che fu proclamata con il nuovo codice leopoldino il 30 novembre 1786.
Firenze dunque, non è solo il capoluogo della Toscana e una delle città artistiche più importanti del mondo (un quinto del patrimonio artistico mondiale si trova proprio qui), ma è anche considerata la capitale morale della Massoneria.
A Firenze esiste la più alta concentrazione di logge massoniche. Come vi abbiamo detto sopra, la prima loggia massonica italiana fu fondata a Firenze.
A quel tempo nelle logge si incontravano scienziati ed aristocratici illuminati. Oggi, vi si incontrano industriali, banchieri, avvocati, uomini d’affari.
Il Grande Oriente d’Italia – l’organo principale della massoneria italiana – conta 23.000 associati (dati aggiornati al 2018): un quinto degli iscritti è fiorentino o risiede a Firenze.

particolare retro del Tempio

Entrata principale del tempio
Il Tempio di Minerva Medica
Siamo a Montefoscoli, nel Comune di Palaia, in provincia di Pisa.
Qui vige il silenzio assoluto. Soltanto un fresco vento proveniente dalle colline potrà interrompere i vostri sonnellini pomeridiani in uno dei tanti Agriturismi e Resort che si trovano in zona.
Stiamo per entrare in un folto bosco di lecci, dove a malapena entrano i raggi del sole. Percorriamo il viale alberato che taglia in due il bosco e arriviamo dritti al tempio di Minerva Medica.
Si tratta di un Tempio voluto da Andrea Vaccà Berlinghieri (Montefoscoli 1772 – Orzignano 1826) e costruito per lui dall’ingegnere Rodolfo Castinelli, in onore del padre defunto Francesco Vaccà Berlinghieri.
Entrambi, padre e figlio, furono medici, studiosi e filantropi. Conosciuti nella comunità pisana per il loro studi che portarono importanti migliorie alla medicina dei primi anni dell’ ‘800.
Una famiglia quella dei Berlinghieri dedita da sempre all’arte del sapere, della conoscenza, della scoperta e della saggezza.
Andrea Vaccà Berlinghieri e sua moglie Sophie diedero vita ad uno dei più importanti salotti letterari di Pisa, frequentato da personaggi illustri come Giacomo Leopardi, Ugo Foscolo, George Byron, il poeta Percy Shelley accompagnato sempre dalla moglie Mary Shelley, autrice del famoso romanzo Frankenstein.
Ci vollero circa due anni per costruire il Tempio di Minerva Medica: dal 1821 al 1823.
Il risultato è l’attuale costruzione neoclassica, ricca di elementi decorativi, in marmo, in gesso e in terracotta. L’edificio è raffinato, elegante e suggestivo.
Sarà stato per il vento, per il tempio che appare all’improvviso in fondo al viale e l’occhio della provvidenza che ti fissa dalla cima della facciata ma vi possiamo assicurare che la suggestione del luogo si è fatta sentire fin sopra la punta dei capelli.
I cinque scalini e l’Occhio che vede tutto
Per accedere all’ingresso principale del tempio, è necessario salire cinque scalini.
Secondo la simbologia massonica, ogni scalino rappresenta uno dei cinque sensi terreni, che è necessario abbandonare per accedere al livello superiore della conoscenza e della rinascita.
Sulla grande porta d’accesso in legno, di colore verde, sono rappresentati un gufo, simbolo di saggezza e un serpente, simbolo di salvezza.
Non manca la testa della dea Minerva, scolpita in pietra, che per uno strano effetto ottico, sembra non distogliere mai lo sguardo da chi entra, anche quando si è leggermente spostati dall’ingresso principale.
Il tempio è stato costruito per avere un’acustica perfetta.
La luce entra dalle grandi finestre che abbracciano la stanza al piano terra, di forma circolare. Le finestre si susseguono lungo la parete, tra antichi tendaggi bianchi, mura affrescate e un piccolo scrittoio su cui riflettono i raggi del sole.
In questo luogo, definito da molti “esoterico”, si respirano magia e mistero. Non è forse ciò che non conosciamo, ad affascinarci di più?
Certi luoghi si adattano perfettamente ai viaggiatori curiosi, a coloro che non temono di andare oltre i propri confini, proprio come Andrea Vaccà Berlinghieri che ha voluto erigere un tempio a memoria di suo padre.
Uno spazio che ha attraversato il tempo ed è arrivato fino a noi, ben conservato e ancora intriso di fascino, storia e mistero.
Per organizzare la vostra visita al tempio, vi consigliamo di contattare l’ufficio informazioni al numero 328 8325711.
Quando siete in zona, fate un salto al Museo della Civiltà Contadina di Montefoscoli. Avrete la possibilità di visitare anche la casa famiglia Vaccà Berlinghieri: un vero e proprio tuffo nel passato, per riscoprire usi e costumi di una civiltà da ricordare.
Per informazioni contattate il responsabile del Museo, Riccardo, al numero 320 0291217 oppure inviate una mail a museoccm@gmail.com.
Templi in Toscana? Non lo avrei mai detto! Sembrano davvero luoghi ricchi non solo di storia, ma di tranquillità e, come scrivi tu, di silenzio. Che bello scoprire luoghi sconosciuti nella nostra bella Italia! Certo che tu…con la Toscana a disposizione, giochi facile! 🙂
Veramente interessante, pur essendo toscana questo tempio non lo conoscevo. Mi hai incuriosita con tutti quei particolari sulla massoneria, merita sicuramente un approfondimento. Grazie!
Che bellezza questi posti sarà che io adoro la Toscana hai tempi stupendi che però questo mi manca da visitare ma andrò molto presto a visitarlo mi ha molto incuriosita stupendo questo articolo
Ciao Maria Cristina, se hai bisogno di ulteriori informazioni sono qua. 🙂 Un caro saluto e grazie per la visita.
Con questo tuo articolo mi hai fatto vivere la tua esperienza, davvero bello! Sembrava di essere lì con te. Nemmeno io sapevo dell’esistenza di templi in Toscana, quindi grazie per questa chicca e per le curiosità legate al mondo Massone, che mi ha sempre affascinata!
Mi hai trasportata per alcuni minuti in un epoca lontanissima. Leggerti, guardare le foto, è stato come vedere un film. Mi sembrava di sentire il suono dei passi, il rumore delle pagine sfogliate… bellissime sensazioni Simo. Grazie davvero.
grazie a te Anna. Sono contenta di essere riuscita a trasmettere le emozioni che ho provato.
Templi in Toscana, e chi l’avrebbe mai detto?
Il tuo post è stato una scoperta di un tempo e di luoghi che non conoscevo nemmeno da lontano.
Non conosco molto della Toscana (#shame, prometto solennemente di rimediare presto!) ma se prossimamente riuscirò ad organizzare una visita mi piacerebbe molto immergermi in questa atmosfera di immobilità e silenzio.
Ciao Elisa, la Valdera è una zona bellissima. Potresti approfittarne per trascorrere qualche giorno in mezzo alla natura e poi visitare il tempio. 🙂
Se posso permettermi una piccola osservazione io penso che il tempio assomigli più a quelli che erano i templi etruschi che non a quelli di età classica.
O almeno a come si pensa che fossero i templi etruschi, dato che ne restano solo le fondamenta
ciao Daniele non ho mai visto un tempio etrusco, perciò non sono in grado di fare un paragone. Diciamo che questo tempio in Toscana è molto particolare e ricorda quelli classici per la presenza di colonne e gradini che conducono all’ingresso principale. Mi fermo qui perché non sono esperta di arte e architettura classica. 🙂 Grazie per la visita.