L’ultima volta che siamo stati a Firenze, siamo tornati a casa con addosso una strampalata malinconia.
Una mezza giornata non era bastata per vedere tutto ciò che avremmo voluto. La breve distanza che ci separa dal capoluogo toscano – un’ora in auto – ci ha permesso di organizzare una nuova visita, in tempi rapidi.
Abbiamo deciso di visitare uno dei luoghi più ricchi di storia e di fascino della città e del mondo: la Galleria degli Uffizi.
La prima cosa a cui pensare se decidete di visitare gli Uffizi senza fare la fila ed evitare di aspettare anche due ore fuori dal palazzo prima di poter entrare, è l’acquisto del biglietto, singolo o cumulativo.
Ricordatevi che stiamo parlando di una struttura che ha avuto il boom di visitatori e incassi nel 2018. Per questo è consigliabile prenotare l’ingresso o la propria visita guidata.
Biglietto singolo
Permette l’ingresso agli Uffizi e l’accesso gratuito al Museo Archeologico Nazionale e al Museo dell’Opificio delle Pietre Dure.
Biglietto cumulativo
Il biglietto cumulativo vale 5 giorni consecutivi e permette di entrare una sola volta agli Uffizi, a Palazzo Pitti, al Giardino di Boboli, al Museo Archeologico Nazionale e al Museo dell’Opificio delle Pietre Dure.
Il biglietto “salta fila”
Il biglietto “salta fila” può essere acquistato dal sito ufficiale di Musement e che dà la possibilità di acquistare on line esperienze e attività in 80 paesi del mondo.
Con il biglietto “salta fila” avrete:
- Ingresso agli Uffizi con accesso prioritario
- Accesso alle mostre temporanee
- App audioguida disponibile in 9 lingue
- Assistenza Musement al punto di incontro
Grazie all’opzione “Biglietti salta fila per la Galleria degli Uffizi con audioguida”, abbiamo noleggiato una audio-guida e ascoltato le informazioni riguardanti le collezioni rinascimentali del museo.
Il costo del biglietto è stato di 27 euro.
Gli Uffizi: la Storia
Gli Uffizi sono al primo posto tra i musei italiani, per numero di visitatori. Ospitano opere di Giotto, Cimabue, Botticelli, Leonardo da Vinci, Michelangelo e Raffaello. Quando uscirete da qui, potrete dire di aver compiuto un viaggio nell’arte italiana.
Cosimo I de’ Medici, primo Granduca di Toscana, nel lontano 1560, commissionò al suo amico e artista di fiducia, Giorgio Vasari il progetto di ristrutturazione dell’edificio allora occupato delle 13 magistrature della città.
L’intenzione era quella di creare una struttura unica che inglobasse gli uffici (gli “uffizi” appunto) e che potesse ospitare le collezioni private della famiglia de’ Medici: autoritratti, porcellane, medaglie, disegni e armature.
Il merito di aver raccolto la maggior parte delle opere che possiamo vedere tutt’oggi agli Uffizi, va proprio all’antica famiglia fiorentina, con la passione per il collezionismo.
Sono stati necessari oltre 100 anni di lavori prima che il palazzo venisse completato. Pensate che soltanto tra il 1696 e il 1699, l’allora Granduca di Toscana, Cosimo III ordinò la decorazione del corridoio che si affaccia sull’Arno.
Nel 1735 il Granducato di Toscana passò sotto il dominio dei Lorena.
Fu il Granduca Pietro Leopoldo di Lorena, nel 1769 ad aprire al pubblico la Galleria degli Uffizi.
Le prime sale della Galleria sono state allestite soltanto nel 1956 ad opera degli architetti Giovanni Michelucci, Carlo Scarpa e Ignazio Gardella.
Una storia – quella della Galleria degli Uffizi – che ha attraversato i secoli e ha preservare un patrimonio artistico e culturale incommensurabile.
Cosa vedere agli Uffizi
Il primo piano degli Uffizi è occupato dalle cosiddette Sale Blu, dove sono conservati dipinti della scuola fiamminga, francese e spagnola.
Nelle ultime stanze, ci sono i capolavori di Raffaello: la Madonna del Cardellino, il Ritratto di Papa Giulio II, la raffigurazione di Papa Leone X con i cardinali.
Continuate il giro della sala fino ad arrivare davanti al ritratto della Venere di Urbino, del pittore Tiziano: un inno alla sensualità femminile.
Prima di salire al secondo piano, passate davanti alla Medusa di Caravaggio, poi date un’occhiata all’impressionante Giuditta che decapita Oloferne, un olio su tela della pittrice Artemisia Gentileschi. Le espressioni e i colori dei personaggi raffigurati, sembrano urlare tutta la bellezza e la tenacia dell’arte italiana del 1600.
Immancabile la visita alle tele di Leonardo: L’Annunciazione e L’Adorazione dei Magi. Si tratta di due capolavori del Rinascimento italiano.
L’Annunciazione è conosciuta per il particolare del braccio della Vergine posato sul libro che appare più lungo dell’altro. Non c’è dato sapere se si tratta di un errore di prospettiva o di un elemento voluto dal genio di Leonardo.
L’Adorazione dei Magi è stato oggetto di consistenti restauri. Si tratta di un disegno a carbone, acquerello di inchiostro e olio su tavola; un’opera incompiuta di Leonardo Da Vinci. La Madonna con il bambino, al centro del quadro, calamiterà il vostro sguardo, per la delicatezza dei lineamenti e la dolcezza dei colori che la circondano.
Le prime sale del secondo piano sono dedicate all’arte medievale: Giotto e Cimabue vi aspettano con le loro rispettive opere, la Maestà di Ognissanti e la Maestà di Santa Trinita. In entrambe è raffigurata Maria con in braccio il figlio Gesù: due opere grandiose ed emozionanti.
E’ a questo piano che potete ammirare otto dei capolavori di Sandro Botticelli: la Madonna col bambino, il Ritratto femminile, Pallade e il centauro, la Primavera e la Nascita di Venere. Concedetevi un paio di minuti di meraviglia, davanti ad opere d’arte di così rara bellezza e dalle dimensioni straordinarie: oltre due metri di lunghezza.
Sono quadri che celebrano l’amore, la pace e la prosperità. Opere che esaltano la forza femminile e che trasmettono l’importanza di valori morali, come il rispetto e l’amore verso la donna che mai passeranno di moda.
Le ultime sale ospitano la Sacra famiglia, detta “Tondo Doni”, di Michelangelo. Un dipinto che misura circa un metro di diametro, dai colori sgargianti; creato per il mercante fiorentino Agnolo Doni, tra il 1505 e il 1506.
Gli Uffizi: un po’ di numeri
Durante il 2018 gli Uffizi, non solo hanno fatto il boom di visite e incassi, ma hanno anche assistito ad una crescita dei numeri dei profili Social ufficiali.
La pagina Facebook “Gallerie degli Uffizi” conta oggi (dato aggiornato al 2021) oltre 105.000 followers; il profilo Instagram “UffiziGalleries” è a quota 621.000 followers.
Nel 2018, gli Uffizi si sono qualificati come primo museo in Italia per numero di seguaci ed engagement.
Dal 2015 la direzione delle Gallerie degli Uffizi di Firenze, è affidata alla storico dell’arte tedesco Eike Dieter Schmidt.
Il Museo si estende su una superficie di 13.000 metri quadrati. Il portico ospita 28 statue di marmo, realizzate tra il 1842 e il 1856, che raffigurano illustri personaggi della storia italiana, tra cui Lorenzo de’ Medici, Giotto, Donatello, Amerigo Vespucci, Galileo Galilei e Dante Alighieri.
Gli Uffizi sono un concentrato di storia e bellezza attraverso i secoli, celebrata da opere di pittura, architettura e scultura straordinarie, che chiunque, una volta nella vita dovrebbe vedere.
Trovo che sia comodissimo prenotare in anticipo l’ingresso agli Uffizi, altrimenti si starebbe ore in coda! Io avevo fatto così quando ero andata, qualche anno fa. Faccio la stessa coda quando vado in luoghi che so essere molto affollati.
Ciao Stefania, non avevo mai provato questo servizio ed è stato comodissimo anche per me. Grazie per la visita 🙂
Mi vergogno un po’, ma non sono mai stata agli Uffizi, anche se sono stata a Firenze un paio di volte. Tempo fa mi sono ripromessa di andarci e ora, con questo post, non ho più scuse!
Ok. Mi rivelo e ti dico che non ci sono mai stata. 🙁 e uno dei motivi era l’idea di fare la coda. Perché io e un accompagnatore passiamo ma se siamo in 4 gli altri due no 🙂 ora ho una soluzione. Grazie
Ciao Sofi! Ma certo, poi sul sito trovi varie opzioni e sono sicura che troverai il biglietto su misura per te. Un abbraccio!
Sono stata a Firenze e anche io ho comprato i biglietti salta fila per entrare agli Uffizi. Confermo che è una gran cosa. Infatti avevo i tempi molto ristretti e non potevo permettermi di fare la fila perché avrei perso troppo tempo. In questo modo, invece, ho prenotato biglietto e orario e sono entrata. Certo, poi le file le ho fatte all’interno per vedere le opere più importanti, ma ne valeva la pena.
Il biglietto salta-fila, per gli Uffizi, è più che altro un biglietto salva-vita!
Anche perché le ore passate a fare la fila sono tutte ore che non si possono passare a cercare di vedere tutto quello che c’è dentro… Che non è esattamente poco!
ottimo a sapersi anni fa per entrare feci 6h di fila per entrare la prossima volta prenoto
Ciao ! Certo , conviene sempre prenotare prima. 🙂 Grazie per la visita